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Questa settimana la sezione “Worx Informa” cerca di rispondere a una domanda che i liberi professionisti pongono spessissimo al loro commercialista di fiducia: quali Spese di Rappresentanza è possibile scaricare?

Innanzi tutto, un passo indietro.

Cosa sono le Spese di Rappresentanza?

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Sono considerate Spese di Rappresentanza tutte le spese utili a promuovere l’immagine dell’impresa o del professionista, aumentando il prestigio dell’attività. La fornitura di beni e servizi  deve però avvenire a titolo tassativamente gratuito! La regola generale è infatti che dalle Spese di Rappresentanza non debba mai derivare un ricavo diretto per l’impresa o per il professionista.

Questi costi possono essere sostenuti sia in favore di clienti dell’impresa e di clienti effettivi, sia in favore di clienti potenziali, cioè interessati all’impresa dal punto di vista commerciale

Le Spese di Rappresentanza sono quindi deducibili a condizione che siano:

  • a titolo gratuito. Il destinatario del bene/servizio erogato non deve percepire alcun corrispettivo;
  • sostenute con finalità promozionali, ovvero dirette a divulgare e consolidare l’immagine dell’attività;
  • ragionevoli in funzione dell’obiettivo di generare benefici economici. E quindi coerenti con gli usi e le pratiche commerciali del settore di riferimento.

Facciamo qualche esempio. Sono considerabili spese di rappresentanza i costi sostenuti per viaggi turistici in occasione dei quali siano svolte attività promozionali. Ma anche eventuali spese per feste, ricevimenti e altri eventi di intrattenimento organizzati in occasione di ricorrenze, inaugurazioni mostre o fiere. Stesso criterio per i contributi erogati gratuitamente per convegni e seminari, o per eventuali cene di lavoro. Tutti casi per cui, ovviamente, le finalità commerciali e promozionali devono essere dimostrabili.

Da tenere presente una piccola distinzione.

Per le imprese, le Spese di Rappresentanza sono deducibili nel limite dell’ 1,5% dei ricavi.

Per i liberi professionisti la soglia è invece dell’ 1% del totale dei compensi.

Non concorrono alla formazione di tali soglie le spese relative a beni ceduti gratuitamente di valore unitario non superiore a 50,00 Euro. Questi costi sono infatti integralmente deducibili, indipendentemente dall’ammontare dei ricavi/compensi conseguiti nell’anno fiscale di riferimento. 

In qualsiasi caso, le Spese di Rappresentanza devono essere certificate da apposita fattura, e puntualmente archiviate dal professionista in vista della dichiarazione dei redditi.

Per qualsiasi dubbio o caso particolare in riferimento al tipo di attività, il nostro staff di professionisti specializzati in assistenza alle Partite Iva rinnova la sua disponibilità a offrire indicazioni semplici e chiare.

Puoi contattarci o passarci a trovare a Milano in via Cesare Battisti 21 (fermata metro S. Babila).

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